McNamara, il console americano che non lasciò nessuno in Vietnam
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Consul General Francis Terry McNamara in May, 1975 boarding a Navy aircraft at Subic Naval Base after evacuating from Can Tho. By Sciacchitano - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7248178
Nel 1975, il diplomatico di carriera, ora 93enne, era in servizio come console a Can Tho, nel Delta del Mekong, 100 chilometri a sud di Saigon. Era l’aprile del 1975. Da diversi giorni, l’esercito sudvietnamita si sta sgretolando. Le munizioni mancano crudelmente. L’appoggio logistico e finanziario americano, che era stato acquisito secondo i termini degli accordi di pace firmati nel gennaio 1973, era svanito. L’amministrazione Nixon, poi Ford, ha messo un limite a questa guerra infinita. Quando i Viet Cong lanciarono la loro offensiva di primavera, le grandi città costiere caddero l’una dopo l’altra. Saigon era minacciata. Gli americani pianificarono discretamente un’evacuazione totale chiamata Operazione Frequent Wind.
Il console generale McNamara ebbe il terribile compito di scegliere gli alleati vietnamiti che dovevano essere evacuati, e allo stesso tempo evitare il panico generale tra il resto della popolazione, molti dei quali si batterono quotidianamente a fianco degli americani. Riuscì ad evacuare con successo i membri del suo staff americano e vietnamita le cui vite sarebbero state in pericolo se fossero caduti nelle mani dei VC. McNamara ebbe non poche frizioni con gli ufficiali della CIA, che avevano i loro programmi nascosti per evacuare molti agenti a contratto e le loro famiglie.
Il piano di evacuazione di McNamara fu disapprovato dalle alte sfere come assolutamente impossibile, date le condizioni esistenti. Ma il suo piano di unirsi alle navi della marina americana in attesa al largo ebbe successo e alla fine salvò la vita a più di 300 americani, vietnamiti e filippini.